I Cantastorie e lo sport-3 I Partiti in bicicletta - Quello del Cantastorie

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I Cantastorie e lo sport-3 I Partiti in bicicletta

SPETTACOLO POPOLARE > Cantastorie
 
I cantastorie e lo sport  -  3
 
 
I Partiti in bicicletta
 
Le “corse” elettorali nelle cronache dei cantastorie
 
 
(…)
 
L'atmosfera e i risultati delle consultazioni elettorali sono stati fertili temi per i cantastorie del dopoguerra, da Lorenzo De Antiquis a Marino Piazza, dal romagnolo Giovanni Montalti (Bruchin) al toscano Eugenio Bargagli. È merito indiscusso del forlivese De Antiquis l'avere ideato quello che per oltre per un trentennio è divenuto un elemento essenziale del repertorio satirico-umoristico dei cantastorie: la trasformazione della cronaca elettorale in corsa cicli­stica.
 
La canzone “I partiti... e gli arrivati della grande corsa” costituisce pure una dimostrazione della capacità di questo autore di essere riuscito a presentare in forma ironica e sdrammatizzante i risultati dl un'elezione che certamente il pubblico delle piazze romagnole avrebbe auspicato con ben diverso esito.
 
(…)
 
(Da  G. Vezzani, “quellodelcantastorie”. Appunti per la storia di una rivista: Il Cantastorie, 1963-2011, vol. II, p. 16)
 
 

LE ELEZIONI DEL 1948
 
 
(…)
 
Lorenzo De Antiquis ci racconta come, con grande genialità e acume artistico, ha tra­sformato la cronaca elettorale del 1948, in una corsa ciclistica, creando un vero e proprio best-seller, essenziale nel repertorio umoristico da cantastorie.
 
Egli così racconta: «Quando io ho fatto la storia delle elezioni del 18
 
aprile, questa è stata una delle mie trovate più colossali. Poi gli altri
 
ne avranno scritto altre cinquanta, parlando di elezioni col paragone
 
delle corse, ma quan­do l'ho inventata io è stata una necessità perché
 
qui, in Emilia-Romagna, aveva vinto il Fronte Popolare, ma in tutta
 
Italia, aveva vinto la Democrazia Cri­stiana. Allora, dovendo io
 
cantare in queste piazze la vittoria della D.C., il minimo che mi
 
poteva succedere, era che non compravano niente.
 
Era già il mercoledì successivo al 18 aprile, che era domenica, e non
 
c'era la radio, ma solo il giornale. Mercoledì, andando su a San Piero in
 
Bagno, in corriera, comprai il “Giornale dell'Emilia” e avevo così tutto
 
l'esito delle vota­zioni e sapevo che aveva vinto la D.C..
 
Pensavo: “Come posso raccontare questo fatto qua, in modo che possa
 
essere accettabile?”
 
E mi venne questa ispirazione. Nell'andare su avevo preparato,
 
scritto co­sì a mano, un “paraponzi”, che era il motivetto più facile.
 
Ne avremo fatti a migliaia di “paraponzi”. Lassù poi, gliela cantai
 
subito; non l'avevo da vende­re, però – dico - voglio vedere che
 
effetto fa. Allora arrivo lassù e dico:
 
 
La Democrazia Cristiana
 
Paraponziponzi pà,
 
ha allungato la sottana
 
paraponziponzipà.
 
 
Solo quattro parole, ma l'importante è che quelle quattro parole siano di
 
effetto. Sono battute, questo è il fatto! II cantastorie deve essere capace
 
di can­tare delle battute; allora fa effetto.
 
 
Con un passo gagliardo
 
giunta prima al traguardo.
 
 
Anche il Fronte Popolare
 
dalle Alpi fino al mare
 
ha seguito metro a metro
 
ma è rimasto un poco indietro.
 
 
E poi c'era l'Unione Socialista; c'era Saragat che era uscito dal Partito
 
So­cialista e aveva creato il Partito Socialista Lavoratori Italiani.
 
 
E l'Unione Socialista
 
con il sole controvista
 
         giunge terza, caso strano                                                           
 
           e mi sembra fuorimano.
 
 
E a proposito della parabola del Giannini, che subito dopo la guerra
 
aveva raccolto gli sbandati, quella gente che prima era nel Partito
 
Nazionale Fascista, e aveva fatto il Partito dell'Uomo Qualunque. In
 
un primo tempo ha avuto un gran successo, però alle elezioni ha
 
perso. Allora, a questo punto, dicevo:
 
 
      E nel Blocco Nazionale     
 
                a Giannini è andata male
 
               e diceva: quei fregoni
 
               m'hanno rotto i copertoni.
 
 
Ho detto “i copertoni” perché a me le parolacce non piacciono. Io facevo
 
del doppio senso, una volta. Anzi, sono stato di quelli che nelle
 
canzoncine, ogni tanto ci metteva la paroletta a doppio senso. Però
 
faceva proprio effetto perché non la dicevo.
 
Ecco un esempio fortunato di uso della tecnica del doppio senso a sfondo
 
erotico, abilmente dosato ed inserito sagacemente nel contesto della
 
canzone.
 
Il componimento si snoda con accenti scherzosi ed ironici sino a giungere
 
al saluto finale ai concorrenti:
 
 
        Distanziato era Pacciardi   
 
        che cercava Garibaldi:                      
 
        al traguardo l'ha trovato            
 
        da un pezzetto era arrivato.
 
                                 
 
     Monarchia e isolati         
 
                sono giunti affaticati                          
 
                una cosa è senza fallo
 
                Umberto resta in Portogallo.
 
 
                   Salutiam tutti i campioni     
 
                   che hanno corso all'elezioni
 
                   tutti i classificati
 
                   Senatori e Deputati”.
 
 
(Da G. P. Borghi, G. Vezzani, C’era una volta  un “treppo… Cantastorie e poeti popolari in Italia settentrionale dalla fine dell’800 agli anni  Ottanta, vol. I, 1988, pp. 115-117)
 
 
 
                                  
 
             
             
    
15
    
                 Ordine di arrivo:  
1.    Alcide De Gasperi, su " Democrazia Cristiana" gomme U.S.A., che conquista 306 seggi alla velocità elettorale di N. 12.751.841 voti.
 
2.    Palmiro Togliatti, su "Fronte Popolare", gomme UR.S.S., che conquista
    183 seggi alla velocità elettorale di N. 8.025.990 voti.

3.  Giuseppe Saragat, su "Unità Socialista", gomme U.S.A., che conquista 33 seggi, alla velocità elettorale di N. 1.806.528 voti.
 
4.  Francesco Saverio Nitti, su "Blocco Nazionale", gomme Pirelli.
 
5.  Covelli, su "Monarchia", gomme piene.
 
6.  Pacciardi, su "Partito Repubblicano Italiano", gomme sgonfie.
 
7.  Almirante, su "Movimento Sociale Italiano", gomme autarchiche.
 
 
 

Canzone del Popolo sul 18 Aprile
 
1
 
Il 18 Aprile si è svolto in tutta Italia
 
fra tutti i partiti la più grande battaglia
 
la Democrazia Cristiana ha vinto le elezion
 
e adesso ognun commenta la nuova situazion.
 
2
 
Ora il Democristiano dice con un sorriso

chi a noi ha dato il voto à scelto il paradiso
avrem l'abbondanza e soldi in quantità

ognuno i suo lavoro in piena libertà.
 
3
 
Risponde il Comunista del Fronte Popolare

noi siamo sempre uniti ancora per lottare

gli operai lo sciopero continueranno a far                                 

se i capitalisti non vogliono pagar.
 
4
 
De Gasperi ha detto: Ora non più rancor
 
giustizia e benessere per i lavorator
 
verrà eliminata la disoccupazion
 
per dare pane al popèolo e forza alla Nazion.
 
5
 
Industriali, Commercianti, Banchieri, Agricoltori
 
dovranno avvicinarsi di più ai lavoratori

impiegati e contadini sarà tutta un'union
 
per far campare il piccolo e non solo il padron.
 
6
 
Il Presidente ha detto: "Di far le cose bene"

vediamo in avvenire se tutto lui mantiene

perché se gli operai non saprà ben trattar
 
si sa che il comunismo fa presto a riscattar.
 
 
(Dal foglio volante Edizione straordinaria/La Bazzetta dello Sfott/ Cronaca e risultati della Grande Corsa/18 Aprile per il "Gran Premio Italia", compilatore DAL (Lorenzo De Antiquis), esclusività di vendita Elba Cresti, Forlì, s.d. [ma 1948]
 
 

La Canzone dei Partiti
 
di Marino Piazza
 
          1
 
Il giorno 18 Aprile
 
la grande competizione
 
qui nella nostra Nazion
 
avuto abbiam le elezion.
 
Tutti i Partiti alla corsa
 
per primi al traguardo arrivan
 
dal braccio è caduta la borsa
 
s’è visto qualcun ritardar.
 
          Ritornello
 
    La Democrazia Cristiana
 
   passa in testa a Milan
 
 e Togliatti che pedala
 
   sempre lì poco lontan
 
   nell’Emilia e Toscana
 
  e nell’Umbria e Marchigian
 
  trionfa il Fronte Popolar.
 
    Gli altri Partiti
 
    si sono avviliti
 
   di non potere arrivar
 
  i Saragattiani e Movimento Social
 
    la Democrazia Cristiana
 
  che continua a pedalar
 
  ma a quattro metri appena
 
  c’è il Fronte Popolar
 
          II
 
Alcide è un gran corridor
 
tenace forte e potente
 
lui è aiutato dal cielo
 
e dai più grandi signor
 
Togliatti è con l’operaio
 
che ama la pace e il lavor
 
veloci verso il traguardo
 
così passano i corridor,
 
                Ritornello
 
    La Democrazia Cristiana
 
    passa in testa a Milan
 
    e Togliatti che pedala
 
  sempre lì poco lontan…
 
                       Ecc. …
 
(Dal foglio volante Radio Allegria, verso Ultimi Successi Popolari, Comoosizioni di Piazza Marino, Tip. Nettiuno – Bologna, s.d. [ma 1948])
 
 
 
 

TUTTI I PARTITI ALLE URNE
 
Soggetto di N[atale]. BARDEL[LE]  -  Adattamento di DAL [Lorenzo De Antiquis]
 
La lotta dei partiti è in grande movimento
 
per il 18 aprile sarà l’avvenimento
 
avremo in tutta Italia la grande votazion
 
e ora dei partiti ascoltiamo le ragion.
 
Dice il Democristiano io fo le cose bene
 
se a me darete il voto vi tolgo dalle pene
 
cuccagna in questo mondo ne avrete a sazietà
 
e anche dopo morti una gran felicità.
 
Risponde il Comunista: col  Blocco Socialista
 
e dare a tutti quanti il pane e il lavor.
 
C’è pure il Realista che grida per la via
 
se voi volete pace ci vuol la Monarchia.
 
Ma il Repubblicano risponde a lui però
 
e appena andato via aspetta ancora un po’
 
la libertà promettono e noi stiamo aspettar
 
che ognuno alfin sia libero di bere e di mangiar.
 
Adesso al potere c’è la Democrazia
 
assieme ad altri partiti in compagnia
 
ma gli operai continuano lo sciopero a piantar
 
perché i capitalisti non vogliono pagar.
 
Anche il canzonettista dirà la sua ragione
 
di questa grande lotta per la rinnovazione
 
abbasso i disonesti i ladri i sfruttator
 
Evviva chi guadagna il pane col lavor.
 
(Dal foglio volante Vecchia strada/Teodolinda Bella/Il Canzoniere dei grandi successi, verso Tutti i partiti alle urne, Compilatore DAL [Lorenzo De Antiquis] – Esclusivista di vendita –E. Cresti Via Nazario Sauro, 27 Forlì, s.d. [ma 1948])
 
 

DOPO LE ELEZIONI
 
Dialogo Democristiano – Comunista
 
Canzone di P. Tenti
 
 
           DEMOCRISTIANO
 
Comunista pien di boria
 
tu cantavi già vittoria
 
or tracani molto male
 
il tuo fiasco elettorale
 
           daghela ben biondina
 
           daghela ben biondà.
 
           COMUNISTA:
 
Lo straniero e il Vaticano
 
a  te diedero una mano
 
anche i morti ben votato
 
per lo scudo tuo crociato.
 
           DEMOCRISTIANO:
 
Anche più di un Frontista
 
con il distintivo in vista
 
quando fu nella cabina
 
ha pensato alla farina.
 
           COMUNISTA:
 
Colpa del governo nero
 
ch’è venduto allo straniero
 
con il latte condensato
 
Truman tutti v’ha comprato.
 
           DEMOCRISTIANO:
 
Giungon navi a cento a cento
 
di carbon e di frumento
 
mentre invece dall’oriente
 
non ci giunge un accidente.
 
           COMUNISTA:
 
Preferisco a digiunare
 
che lasciarmi a comperare
 
con un litro di benzina
 
ed un chilo di farina.
 
           DEMOCRISTIANO:
 
Ma il tuo stomaco funziona
 
con quel che Truman dona
 
meglio ancora noi staremo
 
se la mano ci daremo.
 
           COMUNISTA:
 
Se fai quello che hai promesso
 
io contento son lo stesso
 
se mi inganni il Padre eterno
 
ti destinerà all’inferno.
 
 
(Dal foglio volante Grandi successi delle canzoni popolari TERZA SERIE/La strepitosa vittoria di/GINO BARTALI/Nel 35° Giro di Francia, P. Tenti - Via Monti – Pavia (esclusivista), s.d.
 
[1948]
 
 
 
.
 

I PARTITI ALLA CORSA DEI COMUNI
 
Parole di DAL [Lorenzo De Antiquis]
 
1
 
Il 27 Maggio
 
e il 10 giugno in tutta Italia
 
i Partiti hanno corso
 
per vincer la battaglia.
 
Comunisti e Democristiani
 
sono i due gran campion:
 
hanno detto che se vincono
 
ci fanno star benon.
 
2
 
De Gasperi ha lo Scudo,
 
e l'Edera Pacciardi.
 
Romita e Saragat,
 
il Sole con i dardi.
 
Per vincere la Corsa,
 
per vincere le elezioni
 
si sono apparentati
 
e han fatto un minestron.
 
3
 
Togliatti e Pietro Nenni
 
lanciati al gran duello
 
con la Bandiera Rossa
 
la Falce ed il martello
 
han vinto in pianura
 
a gran velocità
 
De Gasperi in montagna
 
gli ha dato l'alto là.
 
4
 
Monarchia e Missini
 
han corso isolati
 
per il chilometraggio
 
si sono impegnati.
 
Giannini, il Qualunquista
 
fortuna più non ha
 
se correrà da solo
 
di certo vincerà.
 
5
 
Ognuno ha votato
 
secondo l'opinione
 
le donne per la pace
 
così se vanno su
 
van subito il disarmo
 
e non si spara più!
 
 
(Dal foglio volante Serie DAL/Primavera 1951/Giornale Cantato, Distribuzione E. Cresti – Tip. Zinelli)
 
 

LA  CORSA DEI  PARTITI
 
Parole di BRUZZI e PIAZZA
 
 
                     I
 
Il 25 maggio in tutta Italia
 
incominciarono le grandi elezioni
 
tutti i partiti daron [sic] battaglia
 
e tre partiti han fatto un minestrone.
 
De Gasperi ha messo la pasta sicura
 
mise Pacciardi poi la verdura
 
e Saragat gli ha messo i piselli
 
invece Romita gli odori più belli
 
il minestrone è primo a Milano
 
e molti traguardi nel Veneziano
 
e nell’Emilia si è fermato
 
in tanti traguardi Togliatti è arrivato.
 
Giunti in Rimagna la cosa si cambiò
 
a Ravenna e altri traguardi Pacciardi arrivò.
 
                     II
 
Verso il Meridion sono partiti
 
questi corridori in tutta fretta
 
De Gasperi ruppe la bicicletta
 
nella salita della siligata
 
la sua catena si è strappata
 
Togliatti a Pesaro primo è arrivato
 
De Gasperi a Fano la [sic] sorpassato
 
e più furente continua la lotta
 
passando il Metauro Mondolfo e Marotta
 
ecco il traguardo di Senigallia
 
Togliatti è primo e riprende la maglia
 
De Gasperi in montagna i traguardi lui taglia
 
Togliatti più forte  ancor marciò.
 
 
                     III
 
Passando poi lo stretto di Messina
 
son giunti in Sicilia i corridori
 
e la battaglia è sempre più accanita
 
trionfaron la [sic] molti colori.
 
Ecco Almirante con la sua fiamma
 
presto vedremo il suo programma
 
De Gasperi e Nenni e pure Togliatti
 
in diversi traguardi sono arrivati.
 
Nella Toscana Umbria e Piemonte
 
si è offuscato un po’ l’orizzonte.
 
Perché  partiti del minestrone
 
hanno avuto un’indigestione
 
Bologna Reggio Modena e altre gran città
 
Togliatti è arrivato in gran velocità.
 
 
(Dal Canzoniere-Casa Editrice “PIAZZA MARINO Anno I, N. 4 Edizione Periodica Serie C/ALLEGRA MAMMA, verso CINE-SPORT-RADIO-RISATA/Le canzoni umoristiche del cantante popolare Piazza Marino, a cura e responsabilità di Piazza Marino, Tip. Ausonia – Bologna, s.d. [ma 1951)
 
 

Tutti i Ministri in lotta per le nuove ELEZIONI
 
Di N[atale]. Bardelle
 
Motivo “Lilì Marlen”
 
 
                       1
 
De Gasperi e Togliatti, tutti i ministri ancor
 
fan grandi discussioni per nuove elezion,
 
per un bilancio poter fare
 
per chi porà restar, al Governo Italian.
 
                       2
 
DE GASPERI:
 
Caro Comunista, l’aprile arriverà
 
e le nuove elezioni di nuovo si farà.
 
Così vedrai il Democristian
 
che ancor più forte diventerà.
 
Sul bel suolo Italian, vittoria ancor avrà
 
                       3
 
TOGLIATTI:
 
O Democristiano, tu credi far tremar
 
sul suolo Italiano il Fronte Popolar.
 
Ma nell’aprile si vedrà
 
che il Comunismo vittoria avrà
 
così il Democristiano di certo se ne andrà.
 
                       4
 
SARAGAT:
 
Io sono socialista della libertà
 
e il popolo italiano sol per me voterà
 
e il Comunismo in Russia andrà
 
e la Democrazia sparirà.
 
Così rinascerà un solido social.
 
                       5
 
NENNI:
 
Ma tutti i Socialisti di Matteotti già
 
nessun la loro idea la potrà voltar
 
perché è il vero e il mio ideal
 
è di tutto il popolo Italian.
 
Chi ha fatto il Partigian, vuol pace e libertà.
 
                       6
 
SCOCCIMARRO:
 
Io sono Comunista e son dell’Unità
 
ma saprò ben lottare per la libertà
 
se avrò vittoria all’indoman.
 
E pure il gran signor lo manderò al lavor.
 
                       7
 
TUTTO IL POPOLO:
 
Con tutti quei partiti non si sa più che far,
 
pertanto abbiamo i figli che a loro manca il pan.
 
Con cinque anni democristian
 
son sempre a capo gli american.
 
Non si fa che parlar di guerre ancora a far.
 
 
(Dal foglio volante Supplemento l n. 208 del “Giornalino della Canzone” Anno 40° n. 105 della Serie P Edizione Periodica/Radio Allegria di Primavera/I CAPI del MONDO per la PACE/La canzone dei Giovani del 1931, verso La canzone dei LAVORATORI, Tipografia Editrice S.A.C.E.R. – Roma, 25-10-1950, Compilazione ed Esclusivista Piazza Marino)
 
 

 
 
(Dal foglio volante Edizioni Piazza Marino Periodico Serie C (C)Radiototocanto-Dieci canzoni da cantare/NON TI RICORDI/La voce di Trieste – Forse domani, verso Ritorno dalla villeggiatura, Esclusività di Piazza Marino, Arti Grafiche Elio Gualandi – Bologna, s.d.  [1952]
 
 

LA GRANDE CORSA DEL 7 GIUGNO
 
Parole dei Canzonettisti [Lorenzo De Antiquis, Marino Piazza]
 
 
Motivo “Catterinella”
 
                          I
 
Il 7 giugno in tutta Italia
 
tutti i Partiti alla competizione
 
è stata una grandissima battaglia
 
per vincere il gran premio alle Elezioni.
 
A Milano De Gasperi primo in partenza
 
è stato raggiunto dopo  Piacenza
 
Nanni e Togliatti primi in Emilia
 
grande vittoria con meraviglia
 
e Saragat che sa stare in sella
 
ha vinto il traguardo a Molinella
 
nella Romagna ha vinto Pacciardi
 
che ha tagliato diversi traguardi.
 
Così la moltiplica di nuova invenzion
 
il meccanismo non è scattato
 
e non è andato in funzion.
 
 
                           II
 
Nell’Umbria nelle Marche e in Toscana
 
De Gasperi e Togliatti in battaglia dura
 
Alcide è sempre primo su in montagna
 
Palmiro è velocissimo in pianura.
 
Ecco a Roma la Capitale
 
ha trionfato l blocco centrale
 
a Napoli invece la Monarchia
 
ha perduto forza ed energie
 
Puglie Calabria e Basilicata
 
tutti i partiti in volata.
 
In Sicilia sbarcati Nenni e Togliatti
 
grande vittoria uniti e compatti
 
Almirante sempre in coda provava di accelerar
 
ma sol la maglia nera ha potuto guadagnar.
 
                     III
 
Chilometri duemila di pianura
 
e cinquantuno di salita forte
 
tre campioni a grande andatura
 
P
 
per vincere la battaglia ad ogni sorte
 
De Gasperi in testa con grandi scatti
 
ma alla sua ruota c’ea Togliatti
 
Nenni di dietro tutto sudato
 
era rimasto un po’ distaccato
 
gli altri partiti in grande ritardo
 
dopo tre giorni arrivati al traguardo.
 
I tre Campioni ad un ad uno
 
volevan fare il Cinquantuno
 
Togliatti ai quarantacinque  poi è smontato
 
De Gasperi ai quarantacinque poi non ce l’ha fatta più.
 
                     Finalino
 
Così dei tre Campioni non c’è stato nessun
 
che abbia avuto il premio del Cinquantun… zero un.
 
 
(Dal foglio volante La Voce del Canzonettista Notiziario dell’AICA 1-1-1954 N. 11/L’incontro dei 4 Grandi, verso La Voce del Canzonettista 1954, Direttore responsabile  M. Piazza, Tipografia Arti Grafiche Elio Gualandi, Bologna, -2-1954)
 


 
                                                            
 
LA MAGLIA DEL 7 GIUGNO
 
Parole di Lorenzo De Antiquis e Piazza Marino
 
                   I
 
Il 7 giugno tutti i corridori
 
Partiron da Milano in gran battaglia
 
decisi a conquistar la bella maglia.
 
giunti nel Veneto al Lago di Garda
 
scappa De Gasperi e indietro  si guarda
 
Nenni e Togliatti all’inseguimento
 
De Gasperi e Scelba van come il vento.
 
Ma quando tornano in Lombardia
 
Piemonte e Liguria stretta è la via
 
appena passato Castel San Giovanni
 
De Gasperi e Scelba son nei malanni
 
Togliatti e Pietro Nenni a gran velocità
 
per tutta la Via Emilia nessun li batterà.
 
                   II
 
Piacenza, Parma e pure Reggio Emilia
 
a Modena a Bologna e a Ferrara
 
è accaduto un gran parapiglia
 
Togliatti e Nenni vincono la gara
 
De Gasperi indietro si avviliva
 
incitava i gregari e forte inseguiva
 
Pacciardi diceva al Capitano
 
se arrivo in Romagna fò un uragano
 
e Saragat ad un tratto è scattato
 
a Molinella primo arrivato
 
Togliatti e Nenni nel Riminese
 
sol con De Gasperi sono alle prese.
 
sul Furlo Almirante una gomma gli scoppiò
 
Giannini che era a ruota per terra ruzzolò.
 
                   III
 
E Lauro il corridor di Monarchia
 
si è assicurato il quarto posto
 
prendendo ad Almirante l’energia
 
così  fu molto fumo ma poco arrosto
 
in Toscana Marche Umbria e Romano
 
Abruzzi Puglie e Napoletano
 
Calabria Sicilia e anche in Sardegna
 
per la vittoria ognuno s’impegna
 
De Gasperi a Roma primo arrivato
 
quando la maglia gli ha consegnato
 
diceva ho vinto ma che disdetta
 
per me questa maglia è troppo stretta
 
Piccioni non gli stava e a Pella la passò
 
però dopo sei mesi la maglia si strappò.
 
                 Finalino
 
Fanfani ha tentato la maglia di aggiustar
 
ma Scelba anche rotta l’ha voluta indossar.
 
 
(Dal foglio volante La Voce del Canzonettista Notiziario  dell’A.I.CA. 21-2-1954 N. 11/LA MAGLIA DEL 7 GIUGNO, verso La voce del Canzonettista 1954, Direttore responsabile M. Piazza, Tipografia Arti Grafiche Relio Gualandi, Bologna -1-1-1954)
 
 

LA  GRANDE  CORSA  DEI  PARTITI
 
Parole di Piazza Marino
 
                   I
 
Il 25  Maggio in tutta Italia
 
tutti i partiti alla competizione
 
è stata una grandissima battaglia
 
per vincere i traguardi alla Elezione.
 
Ecco a Milano è primo Fanfani
 
gli altri partiti lì poco lontani,
 
giunti in Emilia battaglia grossa
 
prima a Bologna è la squadra Rossa;
 
Venezia Giulia, Trento e Trieste,
 
alla squadra Bianca fanno le feste,
 
nella Romagna spinge Pacciardi
 
ma Nenni e Togliatti vincono i traguardi.
 
A Pesaro e a Fano, sul Furlo in azion,
 
Malagodi e Covelli han fatto un ruzzolon.
 
                   II
 
Nell’Umbria, negli Abruzzi e in Toscana
 
tutti i partiti a grande andatura,
 
Fanfani e Zoli son primi in montagna;
 
Nenni e Togliatti vincono in pianura.
 
Lazio, Campania, Basilicata,
 
la grande lotta si è scatenata;
 
vicino a Napoli, Lauro e Covelli
 
si sono presi per i capelli
 
Scelba, Fanfani, Nenni e Togliatti,
 
han vinto i traguardi con forza e scatti
 
Puglia, Calabria, Bari, Agrigento
 
arriva Covelli in gran movimento.
 
A Roma Fanfani con Scelba e Tambron,
 
han festeggiato la vittoria
 
con pasta asciutta bottiglie e cappon.
 
                   III
 
Sbarcati in Sicilia ed in Sardegna
 
le squadre dei partiti si son lanciate,
 
per avere la vittoria ognun s’impegna,
 
cominciano così le gran volate.
 
Saragat, Nenni, Almirante, Togliatti,
 
Lauro e Covelli operavan scatti
 
nei capoluoghi la Monarchia
 
ha perso forza ed energia.
 
E Malagodi tutto sudato
 
eEra rimasto assai distaccato,
 
in una curva a Caltanisetta
 
ha fracassato la bicicletta.
 
Tutti son partiti per poter arrivar
 
ma solo i più forti han potuto trionfar.
 
 
(Dal foglio volante 2° convegno dei cantastorie-8 settembre Fiera Millenaria di Gonzaga/
 
CANZONI UMORISTICHE/Gioia canto poesia salute pace ed armonia, verso
 
BUONUMORE ALLEGRIA FELICITA’,  Direttore  Responsabile M. Piazza, Bologna,
 
Tipografia Arti Grafiche Elio Gualandi, -7-58)
 
 

 
(Dal foglio volante La Voce del “Cantastorie”/CANTI POPOLARI, verso Le canzoni del
 
buonumore, Piazza Marino  - Bologna, compilatore responsabile, Campi Editore – Foligno,
 
7-5-1963)
 
Elezioni del 68
 


La Voce    1975
 


  

 
                                                             (3 – continua)
 
 
 
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