I Cantastorie e lo sport-5 Lo sport e i Cantastorie - Quello del Cantastorie

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I Cantastorie e lo sport-5 Lo sport e i Cantastorie

SPETTACOLO POPOLARE > Cantastorie
I cantastorie e lo sport  -  5
 
 
I cantastorie e lo sport
 
Dal calcio al pugilato, dall’automobilismo al balún
 



 
(Dal foglio volante Corriere Canzonettistico/Popolare/1928 – Ultimissima Edizione – 1928/Prezzo L. 1.00/Nelle nostre edizioni sono collaboratori i migliori Maestri della Casa BIXIO ed il poeta SCOTUZZI, Tip. Marchi & Pelacani – Fiorenzuola [PC])
 

 
(Dal foglio volante PRIMAROSA/Nuova Edizione/stampata a cura di Pietro Tenti, Tip. Marchi & Pelacani, Fiorenzuola d’Arda [PC], s.d. [ma 1931]
 

 

 

ZIRUDELLA


(Zirudella del Cantastorie Piazza Marino/detto il poeta contadino/sempre allegro
e contento/amante del divertimento, 1964 – Arti Grafiche Veronesi – Bologna)
 

 
(Dal foglio volante Il più grande successo del giorno:/TANGO DISPETTOSO/del M.° G. SIMONETTI l’autore di Canto vagabondo – Giacomina – Canto della notte – Soli soli, Tip. Marchi & Pelacani, Fiorenzuola d’Arda [PC], s. d.)
 

 
(Dal foglio volante CANTA L’AMORE,  Tip. Marchi & Pelacani, Fiorenzuola d’Arda [PC], s.d.)
 

 
(Dal foglio volante PRIMAROSA/Nuova Edizione/stampata a cura di Pietro Tenti, Tip. Marchi & Pelacani, Fiorenzuola d’Arda [PC], s.d. [ma 1931]
 
 




Wainer Mazza
 
         
Cantautore, intrattenitore, poeta,   cantastorie.                                                                                

In quest'epoca, dove i mezzi di comunicazione di massa hanno   letteralmente scardinato il sistema narrativo degli antichi cantastorie, un   sistema di comunicazione povero ma diffuso, provinciale ma partecipato, ecco   emergere, tra le nebbie padane, una figura che pizzicando la sua chitarra   diffonde melodie . Siano tristi , gioiose, antiche o moderne sempre intonate   con quell'accento che rende inconfondibile un mantovano. Nelle sue canzoni   vengono affettuosamente evocati lo spazio e il tempo, la mappa esistenziale   di una Padania "minore", fatta di paesi silenti, di bianche strade   che si perdono nella campagna, di figure remote , di brume avvolgenti. Per   lui l'intero universo sembra riflettersi nella specola di un minuscolo ed   eletto paese, Motteggiana, da cui passa il Po (mitico Padre onnipresente) che   unisce e insieme separa dal mondo.
  
(Da “Mantovani nel mondo”)


  
“ Nuvolari “
testo di canzone in dialetto mantovano della bassa
 
 


Dvanti al monumént
 
agh’é an pütìn ch’a şöga
 
che cun la bóca al fa
 
al vèrs d’an muturìn.
 
Ma lö al fa finta ad gnint
 
al varda senpr’avanti
 
da dla gh’é la sö strada
 
cun li màchini ch’a va.
 
 Nuvolari, Nuvolari
 
 atsé sta’ an gran canpiùn
 
 quàtar rödi e an vulànt
 
 at firmàva gnanca i Sant.
 
 Nuvolari, Nuvolari
 
 al destìn l’era segnà
 
 che par tè al mónd intrégh
 
 al sarìa dvantà mat.
 
E adès che al mónd al va
 
al va sénpar pö in prèsia
 
at senti ancór la şmania
 
da şmanuvrà an mutùr.
 
Ma i ani i é pasà
 
e incö i fa i canpiùn
 
cun ‘na qual etichéta
 
e tanti ad chi miliùn.
 
 Nuvolari, Nuvolari
 
 té la mòrt t’è spaventà
 
 quanti cürvi a töt canèl
 
 cul curagio t’è drisà.
 
 Nuvolari, Nuvolari
 
 in dla stòria atsé pasà
 
 par té sul , par li tö inpreşi
 
 ad miràcui i ha parlà.
 
E nisün daşmasngarà
 
e nisün daşmangarà.
 
 

Davanti al monumento/c’è un bambino che gioca/che con la bocca fa/
 
il verso di un motorino.Ma tu fai finta di niente/guardi sempre avanti/
 
al di là c’è la strada/con le macchine che vanno.Nuvolari, Nuvolari/
 
sei stato un grande campione/quattro ruote e un volante/non ti fermavano
 
nemmeno i Santi.Nuvolari, Nuvolari/il destino era segnato/che per te
 
il mondo intero/sarebbe impazzito.E adesso che il mondo va/va sempre
 
più in fretta/senti ancora la voglia/ di cimentarti con un motore.Ma gli
 
anni sono passati/e oggi fanno i campioni/con qualche etichetta/e tanti
 
di quei milioni.Nuvolari, Nuvolari/tu la morte hai spaventato/quante curve
 
a tutto gas/con coraggio hai raddrizzato.Nuvolari, Nuvolari/nella storia
 
sei passato/per te solo, per le tue imprese/di miracoli hanno parlato.
 
E nessuno dimenticherà/e nessuno dimenticherà.
 
 
 
 


“ La ballata di Nuvolari “
testo di canzone
 
 

Attenti a Nuvolari arriva all’improvviso
 
la maschera è di ghiaccio ma dietro c’è un sorriso
 
attenti a quel “ matto “ in mano ha un volante
 
le curve le raddrizza in meno di un istante.
 
Le macchine e i motori son dentro a quel cervello
 
e sui duecento all’ora per lui è ancor più bello
 
combatte contro il tempo, le strade, la sfortuna
 
e vola al traguardo leggero come piuma.
 
  Nuvolari , Nuvolari, Nuvolari.
 
Sfidando gli avversari con mezzi più potenti
 
è lui che la vittoria l’agguanta con i denti
 
sulla maglietta gialla c’è là una tartaruga
 
è piccolo e orgoglioso non prega la fortuna.
 
Ma spreme quei motori con cinico furore
 
e spunta vittorioso in mezzo al polverone
 
l’Italia attraversa facendo “ Mille Miglia”
 
il piede è sul pedale e scatta dalla griglia.
 
  Nuvolari, Nuvolari, Nuvolari.
 
E vince in tutto il mondo lui cuore mantovano
 
ma dalle tante corse non torna sempre sano
 
insidia le scarpate, i fossi fan da sponda
 
si mangia gli avversari come se fosse un’onda.
 
E sfida i temporali, la pioggia e il sol battente
 
perché non ha paura di prender ’n accidente
 
laggiù a Casteldario incominciò a provare
 
per farsi un po’ le ossa si mise anche a volare.
 
  Nuvolari, Nuvolari , Nuvolari.
 
La favola è rimasta, il mito ancor resiste
 
il Nivola volante,per strade e sulle piste
 
il Nivola legnoso, legato alla sua moto
 
lui sì che nella vita raggiunto ha lo scopo.
 
  Nuvolari.
 
 
 
 


“ La veloce tartaruga “
testo di canzone
 
 
State attenti quello è pazzo
 
non lo ferma più nessuno
 
col volante tra le mani
 
è odiato da qualcuno.
 
E’ una forza che trascina
 
ma guardate come guida
 
tracce d’olio sull’asfalto
 
già si perde la sua scìa.
 
 Troppo forte, troppo bravo
 
 ha un sistema di curvare
 
 ci han provato ieri e oggi
 
 a volerlo imitare.
 
Cento vite, cento storie
 
e quei record’s da stracciare
 
chiave inglese in una mano
 
per potere arrivare.
 
Mantovano intelligente
 
sguardo fisso e nella mente
 
quel traguardo a fari spenti
 
ogni corsa sorprendente.
 
 Troppo forte , troppo bravo
 
 ha un sistema di curvare
 
 ci han provato ieri e oggi
 
 a volerlo imitare.

Le Ballate di Franco Trincale
       
 
 






 
(Da G. Vezzani, Le ballate di Franco Trincale, “Il Cantastorie”, T. S., n. 46, luglio-dicembre 1993, pp. 11-13)
 





 
 

 
(Da “La MostraIncantata”)
 
 


UGO NOVO (Ugo ‘d Verdûn)
 

Ugo Novo (1914-1992) ha trascorso la sua vita nelle Langhe, nella provincia di Cuneo, a La Morra, dove è nato, e a Verduno dove ha svolto per anni il mestiere di contadino prima di iniziare una carriera artistica che lo ha portato ben presto a essere conosciuto e apprezzato dal pubblico delle sagre paesane per le sue canzoni e scenette in dialetto. In seguito ha preso parte alle Sagre Nazionali dei Cantastorie con il suo repertorio, cantando e suonando il sassofono, accompagnato alla fisarmonica da Mauro Giordano.                        
Attento alle tradizioni popolari delle Langhe, ha scritto una ballata (circa nella metà degli anni ’80) dedicata a uno sport molto conosciuto e seguito anche oggi, soprattutto in Piemonte, il balun, il gioco del pallone elastico.
 
“Ideato a modo di operetta”  come ha scritto Ugo Novo, è un vero e proprio libretto con la sceneggiatura del testo per essere eseguito in pubblico o per una versione discografica.
 
Insieme alla presentazione pubblichiamo le prime scene della “Ballata”.
 
 

 

 
  
 

 

 
 
Appendice
 
 
C’era una volta…
 
 

 
 
 
(Dal foglio volante CANZONI D’AMORE/E canzoni allegre di maggior successo, verso La protesta delle zitelle, Compilatore DAL [Lorenzo De Antiquis], Esclusività di vendita: Elba Cresti Via Nazario Sauro, 27 – Forlì, s.d. [1947]
 
 
 
                                                                                                                     (5 – fine)
 
 
 
 
 
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